RELITTO RE FARUK

Un po' di storia ...

Il Re Faruk, conosciuto anche con il nome dell'armatore "Perotta",era un cutter di costruzione francese, utilizzato per trasporto di merce di vario genere. 
Era armato con 3 alberi, lungo una trentina di metri, ed una stazza di circa una cinquantina di tonnellate. 
Il suo proprietario Sig. Perotta, ebbe una forte disputa con la compagnia di assicurazione dopo l’affondamento della nave, avvenuta durante una forte mareggiata notturna nel 1955.
 
Perotta sosteneva che la nave, al momento dell’affondamento, trasportava un carico prezioso (rame) per cui reclamava dall’assicurazione una rilevante somma risarcitoria. 
L’assicurazione che avrebbe dovuto pagare il carico perduto avanzò l’ipotesi del dolo. 
Per risolvere il dubbio furono chiamati in causa persino i palombari della Marina, i quali avrebbero dovuto ritrovare il carico disperso sul fondo sedando la questione. 
Nulla fu ritrovato e l’assicurazione dovette rimborsare al Perotta la somma prevista per il carico perduto.

Descrizione

Il relitto è adagiato su un fianco quasi in assetto di navigazione, su un fondo sabbioso intorno alla profondità di circa -70 mt., lo scafo presenta notevoli segni di deterioramento  e del relitto non rimane molto, la parte lignea è stata consumata dal tempo (affondato nel 1955) lasciando solo lo scheletro in ferro visto.

Se la visibilità è buona è facile avvistare Pesci Luna stanziali.

L'elevata profondità, la presenza di correnti e alcune reti, limitano l'immersione ai soli subacquei esperti.

Caratteristiche

Immersione: tecnica riservata a subacquei esperti
Brevetto minimo richiesto : Trimix diver
Profondità min : 60 mt
Profondità max : 70 mt
presenza reti : si
corrente : media-forte
Interesse biologico : elevato
Interesse fotografico : elevato

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NAVE ROMANA A

Descrizione

Periodo di apertura anno 2016

Marzo 25-27  (confermata)  Aprile 22-24  Maggio 6-8  Giugno  17-19  Luglio 22-24  Ottobre 7-9

posti limitati 

 

In Liguria e precisamente nei fondali antistanti il comune di Albenga (Sv) si trova uno dei siti archeologici sommersi più importanti del nostro amato paese, “Il relitto della nave romana”.
I primi reperti rinvenuti risalgono ai primi anni del ‘900, anfore di epoca romana vennero rinvenute da un pescatore a circa 40 metri di profondità e 1 miglio di distanza dalla costa. 

Si dovette attendere fino al 1948 per le prime ed organizzate opere di recupero dei resti dalla nave. Non furono mai rinvenuti resti della nave che era adibita a trasporto merci ma numerose erano le anfore trasportate.


IMPORTANZA STORICA
La nave romana di Albenga rappresenta un momento storico importante per l’archeologia subacquea italiana. Oltre ad essere importante per il suo carico di epoca molto antica, sul sito sono state effettuate opere di recupero subacquee pionieristiche per l’epoca che hanno poi attivato ulteriori studi da parte “dell’industria archeologica italiana”, segnando quindi un momento estremamente importante per il nostro paese anche a livello subacqueo.

IL SITO
Le anfore giacciono su un fondale sabbioso alla profondità di 40 metri davanti al comune di Albenga (Sv). Le discese e le risalite avvengono attraverso cime e pedagni appositamente collocati per i subacquei. I diving locali e autorizzati possono sostare ed attendere che i subacquei effettuino le loro esplorazioni.
Le anfore ricoprono un’area lunga 40 metri e larga 16. In questo spazio le anfore sono numerosissime, molte ancora intatte e le stesse sono diventate la tana di gronghi, murene e a volte anche aragoste.
L’immersione non presenta particolari difficoltà ma data la profondità si consiglia di possedere brevetto per immersione profonda ed eventualmente un brevetto per l’uso della miscela di aria arricchirà. Non è richiesto il brevetto per immersioni sui relitti.

LE IMMERSIONI
Le immersioni subacquee a scopi archeologici si sono effettuate sin dalla metà degli anni ’50, come detto anche con tecniche pionieristiche. Le immersioni ricreative furono possibili fino alla metà degli anni 2000. A causa di trafugamenti le autorità ed istituzioni decisero poi di fermare le attività subacquee e di aprire indagini per risalire ai diretti responsabili.
Molti sono stati gli anni di attesa per vedere sbloccato il sito della nave romana. A partire dal 2014 il Ministero dei Beni Culturali, in congiunzione con la Capitaneria di Porto locale hanno finalmente autorizzato i locali diving a ritornare ad immergersi durante le aperture “straordinarie”. Oggi, sotto stretto controllo del Ministero e delle Capitaneria di Porto di Loano, è possibile immergersi e godere di uno spettacolo unico nel suo genere in Italia.

MARINA DIVING LOANO
Corrado Ambrosi, titolare di Marina Diving Loano, ha collaborato attivamente con le autorità ed istituzioni locali affinché vi fosse nuovamente la possibilità di immergersi su questo affascinante relitto.
Marina Diving è l’unico centro PADI della zona autorizzato e il suo staff, in congiunzione anche con gli altri diving locali, ha bonificato il sito archeologico da oggetti inquinanti e materiale vario che deturpavano lo spettacolo subacqueo ridando il giusto splendore al sito. 
Durante lo scorso luglio, una squadra di subacquei amici di Marina Diving ha condotto un immersione specifica e dedicata a rilevamenti fotografici / video ed anche mappatura del sito.

QUANDO IMMERGERSI E COME FARE
Le aperture straordinarie vengono stabilite dal Ministero dei Beni culturali in alcuni momenti dell’anno. E’ obbligatoria la prenotazione a Corrado Ambrosi di Marina Diving. Sono già stati due i weekend dove moltissimi subacquei hanno potuto ammirare lo spettacolo subacqueo durante il periodo estivo appena trascorso. E’ attesa un ulteriore data entro il 2014. Per qualsiasi informazione o prenotazione vi invitiamo a contattare telefonicamente il Centro di Formazione istruttori PADI Marina Diving al numero di telefono +39/3356611106 - Corrado Ambrosi oppure inviando una email : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Caratteristiche

Immersione: quadra con prof. mx 40/41 mt.
Brevetto minimo richiesto : deep speciality 40 mt. - Nitrox consigliato
Profondità min : 40 mt
Profondità max : 41 mt
presenza reti : no
corrente : lieve-media
Interesse biologico : molto elevato
Interesse fotografico : molto elevato 
 

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RELITTO HAVEN

Un po' di storia ...

La petroliera Amoco Milford Haven, in seguito ribattezzata Haven, costruita nel 1973 è affondata il 14 aprile del 1991; è senza dubbio uno dei relitti “eccellenti” dei fondali della Riviera Ligure.

relittohavenstoria

Si tratta di un relitto maestoso: una superpetroliera lunga 334 metri e larga 26, con una stazza lorda di ben 109700 tonnellate.

Il giorno 11 aprile 1991, durante le operazioni di bilanciamento del carico, 
si scatena un incendio che si protrae per ben tre giorni.

Densissime colonne di fumo nero si levano dalla nave fino a quattrocento metri di altezza, mentre decine di migliaia di tonnellate di greggio fuoriescono dallo scafo dilaniato dalle esplosioni. 
Il relitto, monco dei primi 90 metri di prua, diviene una vera e propria torcia semigalleggiante.

Alle ore 11 del 14 aprile giunge l'epilogo: la Haven si inabissa e rinasce col tempo come un enorme punto di ripopolamento faunistico e botanico.

Dall' aprile 2004 è aperto ai subacquei brevettati.

 

Descrizione

La nave giace oggi adagiata in posizione di navigazione, leggermente inclinata sul fianco destro, su un fondale sabbioso, ad una profondità media di circa -80m. Il castello di poppa si innalza fino a -34 m.

La Haven è il relitto visitabile più grande del Mediterraneo, l'immersione, viste le profondità in gioco, è ritenuta "impegnativa", ed è fortemente sconsigliata a subacquei inesperti.

Come requisito minimo si richiede un brevetto Advanced Deep abilitante i 40 mt. o equivalente con un minimo grado di esperienza; per chi vuole andare dai 40 mt ai 54 mt è richiesto un brevetto Decompression Diving o equivalente, oppure un brevetto Trimix per chi vuole andare oltre i 54 mt fino all'elica, posta a  82 mt.

 

Caratteristiche

Immersione: tecnica 
Brevetto minimo richiesto : a seconda delle profondità deep, Decompression diving o Trimix diver
Profondità min : 34 mt
Profondità max : 82 mt
presenza reti : si
corrente : media-forte
Interesse biologico : elevato
Interesse fotografico : elevato

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FRANATA DI NOLI

Descrizione

È una parete rocciosa che parte dalla battigia di capo Noli e dopo una prima zona di scogli, scende molto rapidamente con una distesa di ghiaia chiara fino ai 36 metri di profondità.

Caratteristica  che consente un'immersione profonda con la sicurezza di poter effettuare una risalita finale lenta (o anche una eventuale decompressione), restando sempre a contatto con il fondo fino in superficie e continuando ad osservare la ricca fauna  tipica della zona. 

No è difficile incontrare cavallucci marini, polpi, nudibranchi, rane pescatrici e, qualche volta, anche dei pesci San Pietro.

Immersione molto semplice, adatta a subacquei di tutti i livelli a seconda della profondità, interessante anche da un punto di vista didattico.

 

Caratteristiche

Immersione: facile
Brevetto minimo richiesto : Open Water
Profondità min : 1 mt
Profondità max : 36 mt
presenza reti : no
Interesse biologico : elevato
Interese fotografico : buono

 

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SECCA DEI GRONGHI

Descrizione

La Secca dei Gronchi è formata da un gruppo di scogli piatti che offrono tuttavia piacevoli incontri con numerosi gronghi, da cui deriva il nome della secca, murene e grossi polpi.

Non è difficile incontrare qualche cernia e dei grossi scorfani rossi, la profondità massima è di circa 25 metri.

Da segnalare che lo scoglio più alto degli altri, è una vera miniera per la fotografia subacquea: Cerianthus dei più svariati colori, ascidie gialle e rosse, nudibranchi, piccole aragoste, cipree e una bella Pinna nobilis.

In primavera è facile incontrare le rane pescatrici. 

Caratteristiche

Immersione: facile
Brevetto minimo richiesto : Advanced Open Water
Profondità min : 25 mt
Profondità max : 25 mt
presenza reti : no
Interesse biologico : buono
Interesse fotografico : elevato

 

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SECCA DEL GARAGE

Descrizione

La Secca del Garage è formata da un gruppo di tre grosse rocce appoggiate ad un fondale sedimentoso ed è uno dei punti preferiti per chi ama cimentarsi alla ricerca di soggetti per la macrofotografia, grazie soprattutto all' elevata biodiversità marina del sito.

In questa immersione, oltre a diverse specie di pesce Mediterraneo stanziale, si possono ammirare numerose spugne incrostanti dai colori più svariati, una grande quantità di cerianti, paguri sedentari, diversi tipi di nudibranchi e flabelline, grandi spirografi.

Altra caratteristica sono le tane che ospitano polpi, murene, aragoste e grossi gronchi ,in estate, una profonda fenditura verticale diviene la tana stagionale di una grossa cernia errante.

Caratteristiche

Immersione: medio-facile
Brevetto minimo richiesto : Advanced Open Water
Profondità min : 15/24 mt
Profondità max : 30 mt
presenza reti : no
Interesse biologico : buono
Interesse fotografico : elevato


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SECCA DI MARASSI

Description

Secca situata di fronte a Finale Ligure caratterizzata da una forma a panettone con cappello a 23 mt. e un bordo roccioso che sprofonda fino a 36 mt.

Interessanti spaccature lungo le pareti che si ergono dal fondale formano grotte e anfratti di interesse naturalistico e biologico, da segnalare nelle vicinanze la presenza di una mina di tipo sferico disinnescata.

Features

Immersione: media
Brevetto minimo richiesto : Advanced Open Water
Profondità min : 23 mt
Profondità max : 36 mt
presenza reti : no
Interesse biologico : elevato
Interesse fotografico : buono


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